Crack! (1985)
- Matteo Prizzon
- 26 feb
- Tempo di lettura: 1 min
Il gioco da tavolo Crack!, pubblicato nel 1985, ha un concept interessante e inusuale rispetto alla maggior parte dei giochi economici, soprattutto quelli dell'epoca di cui abbiamo già parlato nei precedenti post: l'obiettivo non è accumulare ricchezza, ma perderla tutta il più rapidamente possibile.
Questa idea rovescia le dinamiche tradizionali dei giochi a tema finanziario, offrendo un'esperienza divertente e ironica: Il vincitore è infatti colui che riesce per primo a portare il suo conto in rosso.
Il tabellone, i testi e le carte sono pieni di riferimenti umoristici al mondo degli affari, del gioco e dei vizi relativi, propri di chi ha soldi da "buttare" o, pur non avendone, si lascia prendere da investimenti discutibili o attività come scommesse sui cavalli, roulette e slot, fino a rimanere completamente al verde. L'aspetto satirico del gioco risulta evidente, ponendosi in qualche modo in contrasto con i classici giochi di tipologia affine. Pur mantenendo analoghe le dinamiche generali, inoltre, l'aggiunta di "minigiochi" interni al gioco stesso è interessante e arricchisce l'esperienza, diversificandola ulteriormente dagli altri titoli di questa tipologia.
Crack si presenta dunque come un gioco unico nel suo genere, che sfida le convenzioni dell'epoca e fa il verso alla cultura del successo economico degli anni Ottanta: qui, al tabellone, si vince perdendo e si perde vincendo.
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