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Everdell: Silverfrost

Everdell Silverfrost si propone come un “spin-off” standalone all’interno dell’universo di pucciosi animaletti di Everdell, ambientandosi però su montagne innevate anziché in boschetti rigogliosi, nella terra ghiacciata di Silverfrost. 


Il tema, alla base del gameplay, è che non si sta più solo costruendo una città nella foresta nel modo più performante ed efficiente possibile, ma che ci si trova a doversi organizzare in un ambiente rigido, dove la neve e le intemperie ostacolano lo sviluppo e il freddo impone una gestione del fuoco e del calore come risorsa fondamentale.Il giocatore è incaricato di stabilire e mantenere una comunità prospera nonostante le sfide invernali: dovrà liberare i luoghi dalla neve, alimentare i propri cittadini e i propri caminetti con il calore, soddisfare missioni locali - come accumulare risorse di un determinato tipo o avere determinate carte - e costruire strutture nella città.Il tema è quindi un mix di “city building” tipico di Everdell con un tocco di sopravvivenza stagionale: la neve e il fuoco diventano meccanismi tangibili, reali ostacoli da fronteggiare, e non solo abbellimenti tematici.


Silverfrost mantiene molte delle strutture meccaniche del gioco originario - piazzamento lavoratori, costruzione di una città con combo interne, gestione delle risorse - ma introduce dinamiche legate al clima stagionale e alla gestione del fuoco/neve.


Una delle novità più rilevanti è che molti spazi e carte (sul tabellone e nella propria città) possono essere ricoperti di neve: per accedervi o sfruttarne gli affetti sarà necessario prima scogliere la neve, spendendo un Fuoco. Vi sono anche altre modifiche più marginali, come grandi animali a cui rivolgersi per ottenere aiuto e bonus una tantum, o la sostituzione delle concatenazioni per tipologia di carta con la dinamica dei Camini (simile, ma che richiede la spesa di un elemento molto limitato, appunto il Camino), o ancora la radicale modifica del sistema di obiettivi da portare a termine durante la partita. Infine, ciascun giocatore dispone di uno speciale lavoratore, il ranger, che può compiere azioni su spazi già occupati o ottenere Fuoco.


Il motore delle carte mantiene sinergie come nell'Everdell classico - alcune carte permettono combo, altri innescano bonus per costruzioni o posizionamento di animaletti - ma in Silverfrost l’elemento della neve aggiunge una tensione maggiore e una gestione tattica forse più robusta. Allo stesso tempo, dà anche l'impressione di essere un po' meno amichevole per i neofiti dei giochi da tavolo rispetto ad Everdell, perché le interazioni neve/fuoco e le restrizioni spaziali impongono decisioni difficili e penalizzanti in caso anche di un singolo errore.


Insomma, si tratta di un gioco che assicura variabilità e un tasso maggiore di sfida per chi ha già potuto apprezzare Everdell, e che può essere una valida aggiunta alla propria collezione anche per chi invece non vi ha mai giocato, dal momento che presenta meccaniche più mature e moderne e rimuove alcuni dei piccoli difetti del vecchio Everdell. Nonostante ciò, bisogna anche dire che il titolo originale - perfettamente bilanciato nei suoi vari aspetti e comunque provvisto di innumerevoli espansioni per ampliarne già così il gameplay - mantiene altresì un suo fascino e una sua unicità, e Silverfrost ne è certamente una degna rielaborazione, ma non si presenta come una vera e propria innovazione.



Complessità: 2,5/5


Numero giocatori: 1-4


Durata: 2-3 ore


Voto Orso (Competitivo): 7,5/10

Voto Scoiattolo (Stratega): 8,5/10

Voto Volpe (Esploratore): 8/10



Rigiocabilità: Media. Molti elementi sono randomizzati e vi è un gran numero di carte di ogni tipo, che consentono partite sempre piuttosto diverse.


Fattore Fortuna: Moderato/Basso. Presente nel modo in cui vengono pescate le carte (Obiettivo e nella Radura) e marginalmente anche su dove può cadere la neve.


Parlando di soldini: Everdell: Silverfrost è disponibile presso alcuni store online specializzati, sia nella versione Essentials, sia in quella Collector’s, con componenti deluxe. Il prezzo varia in base all’edizione: quella base intorno ai 55-60 euro, la Collector tende a superare i 90. Vale la pena per le ghiande gommosine deliziose.


Aspetto preferito: Molto valida l’ambientazione coerente e integrata con il gameplay; per chi ha apprezzato Everdell, è una buona sintesi delle espansioni relative e di correzione di piccole sbavature.


Problematiche: La gestione della neve può essere punitiva, soprattutto per i neofiti. Gli obiettivi, estratti casualmente, non sembrano sempre perfettamente bilanciati per quanto riguarda difficoltà di esecuzione e punti relativi ottenuti al completamento. Il worker placement è ridotto essenzialmente a una scelta su dove mandare i limitati lavoratori: non ci si intralcia quasi mai a vicenda, perché le scelte sono molte. Le illustrazioni sono tendenzialmente bellissime, per cui mi lascia perplesso che non pochi dei volti degli animaletti siano più inquietanti che altro. Inoltre il tabellone centrale ha troppi dettagli e colori e stordisce un po'. Infine, il manuale non è sempre chiarissimo e perfettamente esaustivo.

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